sabato 4 agosto 2012

PRESENTAZIONE "IO CASALESE" A SAN CIPRIANO D'AVERSA

Riporto qui l'intervista fattami dal giornalista Salvatore Vella sulla testata telematica Qui Caserta

Si è tenuta ieri a San Cipriano d’Aversa, in un bene confiscato  alla criminalità organizzata di Via Ruffini, la presentazione del libro “Io Casalese” dell’autore Antonio Trillicoso.

La serata, inserita all’interno di una serie di eventi dal titolo “Estate insieme”, ha visto un nutrito numero di giovani provenienti da tantissime città italiane.

Al termine della presentazione abbiamo incontrato l’autore, il maestro elementare Antonio Trillicoso, che è stato così gentile da dedicarci qualche minuto per rispondere alle nostre domande.

Come nasce l'idea di questo libro?

Nasce da una voglia di rabbia contro la discriminazione che gli abitanti di Casal di Principe e del circondario devo patire per essere accumunati al clan di camorristi e di organizzazioni criminali. Ma anche la voglia di riscatto della gente che vive in questo territorio troppo spesso demonizzato. Una voglia che parte soprattutto dai giovani che vogliono dire ( e lo fanno ) con coraggio ‘io non ci sto!’.

Di cosa sinteticamente parla il tuo libro IO CASALESE?

Il mio libro il cui titolo preciso è  'IO CASALESE - un ragazzo di Casal di Principe racconta la terra dei clan' , edito dalla Diana Edizioni , ha la presentazione di Paolo Chiariello di SKY TG24.  Nel mio libro il protagonista è un ragazzo di sedici anni che comincia a farsi le grandi domande della vita e non accetta di vivere in una città assediata che rifiuta e vive come un fardello il binomio casalesi-delinquenti. Viene fuori dal libro la voglia di avere una vita normale perchè la maggior parte dei casalesi e degli abitanti dei paesi vicini sono persone oneste che hanno sogni e progetti ma sono costretti a vivere una vita difficile. La copertina del libro il ragazzo seduto su una pistola indica questo perchè sa di vivere in una realtà difficile ma vuole emergere come tanti. Definito dalla stampa 'l'altra faccia di GOMORRA. A me piace poco questa definizione per me vuole essere ‘l'altra faccia dei Casalesi'.

Che idea ti sei fatto di Cipriano e dei Casalesi?

Un’idea più che positiva. Perché nei due anni che ho girato, vissuto qui a Casale come a San Cipriano, Casapesenna Villa Literno, Villa di Briano fino a Castelvolturno, ho riscontrato questa tensione emotiva di curi sono animati le persone di questa terra. Ma soprattutto ho notato che in questi ultimi anni con gli arresti eccellenti la gente ha cominciato a denunciare  a dire che così non vuole vivere più vuole togliersi di dosso questa onta che li  paragona tutti a delinquenti e camorristi. Realtà come la Nco (nuova cucina organizzata) , oppure la gestione dei beni confiscati, le cooperative sociali che stanno riguadagnando terreno alla camorra. Lavoro e cultura questo il binomio su cui bisogna lavorare. Ma tutti dai politici agli operatori sociali alla scuola. Tutti insieme si possono realizzare i sogni ma raggiungere obiettivi anche molto ardui. Qui c’è questa possibilità perché ci sono motivazioni e forze. Bisogna dare la possibilità di farle venire tute fuori

Hai progetti per il futuro? magari un sequel o altri prodotti letterari.

Dal punto di vista della produzione letteraria sto realizzando un lavoro su figura importanti per la lotta alla camorra e la mafia come Don Diana, Impastato, ma anche figure apparentemente marginali come la bambina Simonetta Lamberti, prima vittima innocente di camorra. Tutte vittime innocenti di mafie che con il loro sacrificio hanno tracciato una breccia nel muro dell’indifferenza dell’omertà. Lo studio la conoscenza di queste figure potrà veramente dare la possibilità a tanti di capire e di conoscere. Capire e conoscere sono due elementi fondamentali perché la criminalità cerca di sminuire queste figure come don Peppe Diana dicendo di tutto e di più contro di lui e allontanando e scolorendo la potenza del suo documento ‘per amore del mio popolo non tacerò’. Attraverso questo lavoro fatto di filastrocche accompagnate da quadri di un famoso pittore siciliano cercheremo di incontrare i ragazzi e farli avvicinare queste figure importanti.

http://antoniotrillicoso.weebly.com/

venerdì 20 luglio 2012

FIACCOLATA PER LA PACE IN MEMORIA DI PAOLO BORSELLINO (XX ANNIV.)

FOTO SCATTATE PRESSO SAN NICOLA LA STRADA (CASERTA)

Io accanto alla cantautrice Agnese Ginocchio (pres. Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III ML) vicino all' piantato in piazza Nassiria

Un altro momento del mio intervento (alle spalle il presidente della Pro Loco di San Nicola, Carlo D'Andrea, tra i promotori della fiaccolata

Il mio intervento alla Manifestazione


SERATA BORSELLINO A 'VIVI LA VILLA' - PARCO TAGLIA - CARDITO (NA).

Lo scrittore Antonio Trillicoso partecipa a 'Le nostre mani contro la Camorra', l'iniziativa dell'associazione VivaCe di Arzano






martedì 26 giugno 2012

CON MARIA FALCONE NELLA VILLA COMUNALE DI CAIVANO (NA)


Con Maria Falcone nella villa comunale di Caivano (Na) per l'intitolazione a Falcone e Borsellino. Un incontro emozionante durante il quale la sorella del magistrato ucciso a Capaci dalla mafia, ha ribadito l'invito ai giovani a diventare sempre di più le gambe delle idee di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, perchè la mafia non li ha uccisi e resteranno sempre vivi non solo nella memoria ma nelle azioni della vita di tutti i giorni

venerdì 8 giugno 2012

LA SCUOLA FA PIU' PAURA DELLA GIUSTIZIA - "GIORNATA DELLA LEGALITÀ"

Riporto qui l'articolo uscito su "ALTO CASERTANO – MATESINO & d" GIORNALE della PROVINCIA di CASERTA, REGIONE CAMPANIA, MOLISE, ITALIA & dintorni. Portale ITALIANO di libera Informazione. "Ambiente, Attualità, Cronaca, Storia, Cultura, Antimafia, Sociale, Pace, Beni Comuni".

LA SCUOLA E’ PIU’ FORTE DELLA GIUSTIZIA
Giornata della Legalità alla ‘Mameli’ di con Lorenzo Diana e lo scrittore Antonio Trillicoso



La locandina della 'Giornata della Legalità'

























                                                                                                                                                            Caivano(Na)- ‘La Scuola fa più paura della Giustizia’. Questa frase di Caponnetto è stato il tema della giornata della legalità al Primo Circolo ‘Mameli di Caivano. Una manifestazione per concludere il laboratorio che vede alcuni insegnanti da due anni impegnati su questo fronte.
L’incontro è stato introdotto dalla note del brano del gruppo di Scampia A67: .
Dopo l’introduzione del padrone di casa, il dirigente scolastico Antonio Siciliano, è proseguito con i saluti del primo cittadino di Caivano Antonio Falco e il sindaco di Crispano Carlo Esposito.
Poi è intervenuto il presidente del consiglio comunale Pasquale Mennillo.
Dobbiamo stare attenti a non far si che i ragazzi, i giovani vadano vero l’assuefazione della parola legalità. Dobbiamo fare in modo che – ha continuato l’ex parlamentare Diana- il termine legalità deve essere un termine vivo perché l’illegalità e la camorra non è qualcosa di cui cene possiamo fregare ma di cui ce ne dobbiamo interessarci per evitare che a criminalità ci derubi della libertà. Degli spazi dove ognuno di noi possa esprimersi. Il potere dell’illegalità sarà la garanzia di pochi criminali e non che gestiranno anche la nostra vita. Lorenzo Diana ha concluso dicendo: ‘Non bastano le forze dell’ordine, c’è bisogna di convinzione che la camorra e la mafia sono contro la vita’.
Poi la volta dell’intervento più atteso l’onorevole Lorenzo Diana, già componente del commissione parlamentare antimafia e presidente del’associazione Rete per la Legalità. Un intervento molto ricco di spunti di discussioni e di analisi socio-politiche: Dobbiamo stare attenti a non far si che i ragazzi, i giovani vadano vero l’assuefazione della parola legalità. Dobbiamo fare in modo che – ha continuato l’ex parlamentare Diana- il termine legalità deve essere un termine vivo perché l’illegalità e la camorra non è qualcosa di cui cene possiamo fregare ma di cui ce ne dobbiamo interessarci per evitare che a criminalità ci derubi della libertà. Degli spazi dove ognuno di noi possa esprimersi. Il potere dell’illegalità sarà la garanzia di pochi criminali e non che gestiranno anche la nostra vita. Lorenzo Diana ha concluso dicendo: ‘Non bastano le forze dell’ordine, c’è bisogna di convinzione che la camorra e la mafia sono contro la vita’.
Poi c’è stata la proiezione del cortometraggio ‘memoria e rinascita’, a venti anni dall’uccisione di Antonio Di Bona con l’intervento toccante e molto emozionante di Salvatore Di Bona, figlio dell’vittima del camorra’. ‘Una definizione, uno stato questo – ha detto Salvatore Di Bona – che ha tardato a riconoscere mio padre. Abbiamo dovuto lottare anche con la giustizia e solo dopo quindici anni di battaglie legali siamo si è riusciti a trovare gli esecutori della morte di mio padre’.
Di seguito l’intervento dell’avvocato Giuseppe Liguori che ha parlato de ‘L’utilizzo dei beni confiscati alla mafia’ e poi Luca De Cristofaro, che ha presentato il progetto per le scuole attraverso ‘Il Gioco della Legalità’ insieme a Gennaro Punzo, giornalista ed ideatore del gioco.
Ha concluso la manifestazione lo scrittore–giornalista Antonio Trillicoso che ha presentato il suo ultimo libro ‘IO CASALESE – Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan’. ‘Un libro contro la discriminazione degli abitanti di un territorio caratterizzato dal clan camorristico e dalla voglia di riscatto di tanti giovani e associazioni che sono presente sul territorio di casal di Principe e circondario. – da sottolineato Antonio Trillicoso – Un libro per presentare l’altra faccia dei Casalesi, e contrastare questa pregiudizievole mentalità nei loro confronti. Evidenziare che la realtà è difficile, ma è comune a tante altre realtà del napoletano e del casertano m a anche di altre regioni del sud dove la criminalità è forte. Un libro – ha evidenziato ancora Trillicoso – per presentare il grido e il desiderio di tante persone e giovani ad avere una vita normale e riappropriarsi del termine casalese, che è il nome di un popolo e non di un clan’.
La manifestazione era corredata di una mostra dal titolo emblematico ‘la scuola e i bambini non si toccano’, dove sono stati presentati tutti i lavori dei ragazzi con testi e disegni) sulla violenza sui bambini e il valore della scuola secondo loro.

Io in quanto promotore della 'Giornata della Legalità' presento gli ospiti

L'onorevole Lorenzo Diana , (già componente della Commissione Parlamentare Antimafia) durante il suo intervento
L'avvocato Giuseppe Liguori, ha parlato dell'utilizzo dei beni confiscati alla camorra

Ancvora un'immagine dei partecipanti alla Giornata della Legalità -- presso Caivano (Na)

Da sx il sindaco di Crispano, Carlo Esposito, l'avvocato giuseppe Liguori, Luca De Cristofato dell'ass. Sottoterra, il dirigente scolastico del I Circolo 'Mameli, Antonio Sicialiano, Raffaele Di Bona, l'on. Lorenzo Diana, lo scirttore Antonio Trillicoso

Mostra dei disegni degli 'scritti' degli alunni del I Circolo - Caivano -- presso Caivano (Na).

L'onorevole Lorenzo Diana , (già componente della Commissione Parlamentare Antimafia) durante il suo intervento -
Antonio Trillicoso, Lorenzo Diana, Antonio Siciliano al taglio della torta col messaggio 'Facciamo un pieno di legalità' con alle spalle il mondo simbolo di unità e condivisione realizzato dai ragazzi del I Circolo di Caivano

Luca De Cristoforo, dell'Associazione Antimafia SOTTOTERRA, che ha presentato Il Gioco della Legalità



Luca De Cristoforo, dell'Associazione Antimafia SOTTOTERRA, che ha presentato Il Gioco della Legalità

Il saluto del primo cittadino di Caivano, Antonio Falco 
L'ingresso del I Circolo - Caivano dove si è svolta la Giornata della Legalità