sabato 8 marzo 2014

LE DONNE, CHE BELLA INVENZIONE

LE DONNE, CHE BELLA INVENZIONE 
(Per la Giornata Internazionale della Donna)
LE DONNE, CHE BELLA INVENZIONE di Antonio Trillicoso
Rozalia Toth

Mamme e bambine
donne e femmine avvolte da lini,
non hanno età e sono tutte "Madonne" e "Vergini".            

Succhiamo la vita al seno di mamma
che penetra nel cuore,
fissa dimora e ha nel genetico corredo.
E alla superata considerazione
di precludere ogni novità
dello stato sociale,
si deve contrapporre il diritto
di esercitare il sogno di sentirsi sempre ragazza.

Bambine sono e bambine restare devono,
non donne in miniatura
per farle crescere con falsità future
e degeneranti prospettive presenti
a cui relazionarsi per imitazione
e volgare incitazione alla realizzazione.

Cancellare quel desiderio nascosto
di 'femmina' tra le mani
per gestirla col fisico
e offenderla riducendola
a merce di piacere a pagamento
anche nella icona di un'unione
matrimoniale, civile, aperta e di fatto.

Venerarle come 'Madonne' sull'altare
è un altro aspetto, è un'altra visione
di genere femminile del genere maschile.
Si arriva anche a osannare
ma poi si trascende a violentare.

Dico io, come 'Verginei' bisogna guardarle,
'immacolate', 'pulite', dentro e fuori,
'trasparenti' e 'vere'.
Perchè così sono le donne
e così in modo diretto
e sfacciatamente sincero
bisogna considerarle.

Donna nel collettivo immaginario
è abbinata superficialmente
e con becero pressapochismo al danno.
Invece per ciò che sono e fanno,
il loro cuore danno.
Te lo aprono e a te riservano un posto speciale.
E anche se 'tradisci', se 'illudi',
se 'fai del male', ti accoglie,
ti abbraccia e ti dona
non una, ma cento, mille e ancora di più di 'settanta volte sette'.
Ma se chiude e dice basta,
è esclamativamente la fine.
è un' "andata" senza "ritorno".

Mamma e bambine,
donne e femmine avvolte da lini,
non hanno età e sono tutte 'Madonne' e 'Vergini'.

Le vediamo e le amiamo,
le rispettiamo e le usiamo,
le preghiamo e le violentiamo,
le proteggiamo e le accusiamo.
Noi!
Si, proprio noi che siamo
amanti e mariti,
giovani e innamorati,
vecchi e bambini,
noi che ci definiamo uomini.

'Uomini di merda', 'stronzi',
'senza attributi' e 'senza dignità,
senza allusioni, sinonimi o eufemismi siamo
se di rispetto loro manchiamo.
'Uomini', 'maschi', 'figli', 'mariti',
'compagni', 'amanti', 'innamorati, siamo
se le facciamo essere 'regine'
senza nessuna o condizione.
Regine di cuore, di quadri e di picche
che sono la centro di noi
'pensiero', 'obiettivo', 'finale',
'possesso', 'volontà inconsapevole' di tutto dell'essere.

Davvero le Donne, che belle invenzione
e quindi non solo oggi,
ma domani e sempre
cambiamo la situazione e la loro considerazione

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