Stop
a un’aberrazione umana in Malawi: il matrimonio combinato tra minori. Una legge
stabilisce che fino a diciotto anni due persone non possono contrarre
matrimonio (prima del 2015 il limite minimo consentito era 16 anni). La conseguenza
immediata e positiva dell’approvazione di questa legge consente di fatto che la
scuola, o meglio l’istruzione prevalga. In pratica soprattutto alle ragazze e
alle donne si consente di frequentare la scuola almeno fino a 18 anni. Altra
conseguenza immediata del varo della legge nel paese africano è stato
l’annullamento di 330 matrimoni tra cui
175 spose-bambine e 155 ragazzi-padri.
Il capo del villaggio che ha attuato
immediatamente questo provvedimento di legge ha spiegato il suo gesto dicendo:
‘non voglio matrimoni in età giovanile, devono andare a scuola’.
Il
diritto alla scuola che prevale su una tradizione nata da riti e credenze
ancestrali miste a pratiche religiose poco ortodosse e che rispondono a
esigenze anche di tipo economico. Una pratica quella del far contrarre matrimoni
in età adolescenziale e qualche caso anche preadolescenziale che per la cultura
occidentale potrebbe definirsi paradossale e inspiegabile. Ma che è ancor molto
diffusa in Africa e Asia.
Questa
decisione parlamentare del Malawi dà un po' di dignità all’infanzia di questo
paese. Certo che è solo un inizio. Ma uno rimo passo da elogiare chi ha creduto
e portato avanti con non poca fatica l’approvazione di questa legge ed evidenziare lo stesso paese che di fatto ha
dato il via a un processo di civiltà non da poco.
In
una zona povera dove davvero, i diritti civili, a volte, sono un eufemismo della
normalità, questa legge diventa una pietra miliare di un processo di cambiamento
dove, prima della ricchezza economica, viene a messo la civiltà e il rispetto per
la persona in quanto tale.
Notizia tratta da: http://www.ritalevimontalcini.org/
Foto credit: Wikipedia
Nessun commento:
Posta un commento